Il profumo ha sempre avuto un ruolo centrale nella storia, simbolo di lusso, seduzione e sacralità. Le prime tracce di essenze aromatiche risalgono all'antico Egitto, dove venivano usate per riti religiosi e funerari. Cleopatra, nota per il suo fascino, utilizzava oli profumati come arma di seduzione, cospargendo persino le vele delle sue navi con essenze di rosa.
Nel mondo greco e romano, il profumo accompagnava banchetti e rituali sacri. I Romani, appassionati di fragranze, profumavano non solo se stessi, ma anche i loro animali domestici. Il profumo aveva un potere quasi magico: nella mitologia greca, Afrodite era avvolta dall’essenza delle rose, e Prometeo, donando il fuoco agli uomini, permise loro di creare incensi aromatici, collegando il mondo terreno a quello divino.
Anche la religione ha fatto del profumo un elemento chiave: dagli oli sacri per ungere i re nell’antico Israele, fino all’uso dell'incenso nelle cerimonie religiose cristiane e islamiche.
Molti personaggi storici sono stati legati alle fragranze: Napoleone amava così tanto l'acqua di
Colonia da usarne quantità enormi, mentre la regina Elisabetta I esigeva che tutti a corte fossero ben profumati.
Oggi, il profumo è un connubio di arte e scienza, con i profumieri che creano fragranze evocative mescolando essenze naturali e sintetiche. Dai miti antichi alle fragranze moderne, il potere del profumo è sempre stato quello di sedurre, evocare e trasportarci in mondi lontani.